La cura che cambia – il report è online!
Siamo lieti di annunciare che è online il report a cui abbiamo collaborato nei mesi scorsi intitolato La cura che cambia – Pratiche e culture di Salute Collaborativa in Italia promosso da Nesta Italia, in collaborazione con Agenzia Lama, WeMake e il supporto di UniCredit. Lo studio prende il via dal concetto di Salute Collaborativa (tradotto dalla definizione inglese People Powered Health, portata avanti da Nesta UK da due decenni) che intende trasmettere un approccio innovativo per risolvere le sfide della salute e del welfare, basato su alcuni elementi fondamentali quali la centralità della persona e dei suoi bisogni, la sua responsabilizzazione e coinvolgimento attivo e la valorizzazione di dinamiche collaborative a vari livelli, per esempio tra medico e paziente, tra pazienti affetti dalla stessa patologia, tra professionisti, caregiver o membri di una certa comunità. Stiamo parlando di nuove sfide e approcci nella sanità nel contesto di un sistema sanitario che spesso non riesce a dare risposte alle necessità dei pazienti a causa di limitate risorse, del cambiamento delle patologie più diffuse o dell’invecchiamento della popolazione.
Leggi e scarica il report in PDF: La cura che cambia Pratiche e culture di Salute Collaborativa in Italia
Abbiamo portato all’interno di questo viaggio nel vastissimo mondo della cura la nostra esperienza di fablab e makerspace, luogo di sperimentazione, co-progettazione e lavoro comunitario dove i bisogni dei portatori di interesse rappresentano i punti di partenza per tutti i progetti che portiamo avanti. Il convegno per il lancio del report si è tenuto la mattina del 23 Ottobre nella Tower Hall di Unicredit, nei pressi di piazza Gae Aulenti a Milano (sfoglia l’album che racconta la giornata). L’agenda ha previsto due panel introduttivi di contesto e un terzo panel moderato da Zoe Romano e intitolato Tavolo di confronto sui processi e le sperimentazioni (sfoglia le slide) che ha visto la presenza di Antonino Cotroneo, docente e maker ipovedente, che ha realizzato diversi progetti a WeMake (qui l’album di Ambra) e Rossana Torri, membro della Direzione Economica Urbana e Lavoro del Comune di Milano, che ha introdotto i risultati di uno dei progetti che abbiamo realizzato insieme all’interno di opencare: open rampette, focalizzato in particolare sul problema dell’accessibilità agli esercizi commerciali da parte di persone con difficoltà motorie.
Nel panel abbiamo raccontato il nostro percorso e l’evoluzione del progetto europeo opencare che ci ha coinvolti negli ultimi anni: opencare è oggi diventato un approccio alla cura. Ripensare la cura partendo dalle comunità, sfruttando la tecnologia, co-progettando insieme innovando il processo creativo e fornendo soluzioni più personalizzate che rispondono ai reali bisogni dei portatori di interesse.
L’obiettivo del report “La cura che cambia” non è solo quello di migliorare il benessere delle persone e della collettività, ma anche di attivare processi collaborativi che rendano il sistema sanitario, composto da privati, policy maker, terzo settore e comunità, sempre più sostenibile, contribuendo concretamente ad un cambiamento paradigmatico dei servizi per la salute. Segnaliamo infine l’articolo uscito oggi su Nòva – Il Sole 24 Ore “Persone, bisogni e tecnologie” come ulteriore contributo alla discussione in atto nell’ambito della cura.