Nuova MIR di OuagaLab: dall’idea al prototipo.
Siamo coinvolti da un anno nel progetto Maker4dev.
Il progetto coinvolge i fablab Ouagalab, WeMake e Officine Arduino e un’organizzazione non governativa, ACRA il cui obiettivo è facilitare i processi di sviluppo nel settore agroalimentare.
Abbiamo già ospitato in residency un maker del Fablab di Ouagadougo: Christian Toè e da mercoledì 28 al 30 giugno 2017 ospitiamo anche Hamed Ouedraogo e Jean Micheal Korsaga.
Il progetto ha come obiettivo la prototipazione di due soluzioni per settore agroalimentare.
Nello specifico siamo coinvolti nel supporto alla prototipazione di un essiccatore per il riso.
Il bisogno espresso dalle comunità agricole locali è quello di accelerare e facilitare il processo di essiccazione. In Burkina l’essicatura viene svolta spargendo il riso su una superficie estesa all’aperto. Il processo sin a questo momento utilizzato non è efficiente perché è condizionato dalle condizioni climatiche: ad esempio se piove il riso si bagna nuovamente e comunque è lento. Il risultato finale di questo processo porta comunque ad ottenere un riso che tendenzialmente è più umido del riso in commercio, non autoctono. La maggiore umidità influisce sul peso e quindi sul prezzo finale del prodotto, rendendolo meno competitivo rispetto all’altro riso sul mercato.
Durante la missione in Burkina Faso si è avviata una collaborazione tra maker del locale FabLab (OuagaLab) e WeMake, per la costruzione di un prototipo di essiccatore del riso, funzionante ad energia solare. Il prototipo costruito ha una parte meccanica e una elettronica, sviluppata con tecnologia Arduino.
Il prototipo di essiccatore consiste in un contenitore chiuso dove vengono posti quattro vassoi contenenti riso a diversi stadi di essiccazione. I vassoi più in basso contengono il riso più umido.
Il vassoio è composto da un telaio con una rete fitta in grado di far passare l’aria ma non i chicchi.
Sui vassoi scorre aria calda proveniente da un aspiratore che la preleva dall’esterno. L’aria esterna passa attraverso un filtro antipolvere e, prima di arrivare sul riso, è riscaldata dal sole in una camera con tetto trasparente e pareti annerite.
L’aspiratore è controllato da una scheda Arduino in base ai valori di umidità e temperatura misurati.
L’aria calda è fatta circolare sopra ciascun vassoio ed esce all’esterno attraverso un filtro a maglie grosse per evitare l’ingresso di animali.
Sopra ogni vassoio è prevista la misura di temperatura e umidità dell’aria all’uscita della stessa. Una misura delle stesse grandezze è prevista nella camera di preriscaldamento.
La differenza tra la densità di vapore acqueo all’uscita e all’ingresso dell’aria è indice di quanta acqua viene rimossa dal riso. Dal valore di temperatura e umidità relativa si può ricavare analiticamente la densità di vapore. Una differenza troppo bassa comanda lo spegnimento dell’aspiratore risparmiando così energia elettrica ed evitando che il riso assorba umidità dall’aria esterna (per esempio di notte o in caso di pioggia).
Inoltre sono stati predisposti dei LED colorati per avvisare l’operatore quando il riso del vassoio superiore ha raggiunto l’essiccazione ottimale e può essere rimosso.
Per i sensori di temperatura si sono scelti i DS18B20 già calibrati in fabbrica e con una precisione sufficiente ai nostri scopi (circa 0,2 °C). Per quelli di umidità, in un primo tempo, i capacitivi HS1101, che però necessitano di calibrazione; successivamente si è preferito passare ai DHT22.
Il prototipo è ora in fase di test. I maker di Ouagalab approfondiranno durante la loro residenza le conoscenze sul progetto LoRa, che la nostra comunità sta sviluppando.