WeMake e il Comune di Milano presentano open rampette

posted on aprile 12th 2017 in Featured & Opencare & Progetti with 0 Comments

Vieni alla presentazione pubblica di opencare | rampette mercoledì 19 aprile alle ore 18.45 presso la Stecca 3.0, in via De Castillia 26 a Milano. Parleremo del percorso partecipato che andremo a svolgere con il fine di abbattere le barriere architettoniche. Il progetto open rampette si inserisce nel grande panorama di opencare, l’obiettivo è coinvolgere attivamente in un percorso di co-progettazione portatori di interesse, esercenti, policy maker, designer, maker, mantenendo un collegamento con altre esperienze internazionali.

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Il Comune di Milano e WeMake, in collaborazione con il DUC (Distretto Urbano del Commercio – Isola) e ADA (Associazione di Associazioni – Stecca degli Artigiani), intendono facilitare il percorso di miglioramento dell’accessibilità degli spazi pubblici (art. 77 del Regolamento Edilizio).

Intervengono:
Cristina Tajani – Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano
Lisa Noja – Delegata del Sindaco alle Politiche per l’Accessibilità
Rossana Torri – Direzione Economia Urbana e Lavoro del Comune di Milano
Costantino Bongiorno – WeMake | Makerspace Fablab

 


 

Il progetto open rampette si svolge nell’ambito di opencare, un progetto collaborativo che accoglie i bisogni di cura, co-progetta le possibili soluzioni con i cittadini e le cittadine e realizza prototipi open, condividendoli con le comunità. opencare è un progetto europeo finanziato attraverso il programma europeo Horizon 2020, che coinvolge diversi partner, ricercatori e maker. Lo sviluppo progettuale si basa su piattaforme aperte come Edgeryders, mentre le prototipazioni sono coordinate da WeMake. Il Comune di Milano si occupa del coinvolgimento dei cittadini e della messa a sistema di nuovi modelli nell’ambito della cura. Partner di progetto sono inoltre la Fondazione ScimPulse che si occupa della relazione con l’ambito medico-scientifico e cura la veste etica del progetto, l’Università di Bordeaux che si occupa della codifica etnografica e dello sviluppo di metodi e strumenti per l’analisi semantica e sociale e l’Università di Stoccolma che svolge un’indagine della letteratura e della mappatura progettuale.

opencare, la cura parte dalla tua comunità.

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Questo progetto è stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, accordo N. 688670.

 

 

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