Vieni a conoscere i maker alla conferenza di opencare!

posted on novembre 21st 2017 in Featured & MIR & News & Opencare with 0 Comments

Dalla Maker In Residence alla conferenza di opencare, i team che abbiamo avuto fra noi a cavallo della scorsa estate presentano i loro progetti nella due giorni del 22 e 23 novembre in via D’Azeglio 3 presso il nuovo Milano Luiss Hub for Makers and Students. L’occasione è la conferenza di opencare durante la quale, oltre ai dibattiti e alle presentazioni, ci sono anche i maker che sperimentano e lavorano per costruire nuovi dispositivi nel vasto mondo del care. opencare non è solo il nome del progetto europeo che abbiamo portato avanti in questi ultimi due anni, è soprattutto una fucina di idee e progetti che sono nati, vivono e crescono grazie a una comunità di designer, cittadini, utenti, maker. Un nuovo modo di guardare e agire nel mondo del care che parte dai bisogni di cura, co-progetta insieme ai portatori di interesse e realizza prototipi open source.

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ReHub, Voice Instruments, Breathing Games e Allergo Kì dopo l’esperienza della Maker In Residence a WeMake hanno partecipato al bando Call for Solutions Open Innovation for Community Care che si è chiuso lo scorso ottobre; un concorso pubblico internazionale che ha raccolto idee innovative nel campo delle nuove tecnologie, applicativi, apparecchiature, idee imprenditoriali, prodotti e piattaforme digitali che promuovono soluzioni di cura nelle comunità, nelle famiglie, presso i caregiver o i singoli destinatari.

Dieci sono i team che sono stati selezionati dalla Call for Solutions: reHub, Simpaty-Hand app, Allergo Kì, Easy Life-Care through innovation, Breathing Games, GAB, Smart Lamp, Fearless, Voice Instruments, MC CardioPharma. Tre di questi progetti vinceranno il bando e riceveranno una serie di servizi di supporto scelti in base alle caratteristiche progettuali, al grado di implementazione del progetto, ai loro bisogni. Si va dalla possibilità di partecipare a un’altra MIR presso WeMake, a una tutorship e strategic networking fornite da un’organizzazione specializzata in high-impact entrepreneurship, all’incubazione del progetto in situ o in remoto erogata da un’organizzazione specializzata in open innovation, corporate social responsibility e valorizzazione di giovani talenti.

Il 22 novembre è in programma la presentazione dei progetti e il 23 novembre vengono proclamati i tre vincitori. Facciamo un piccolo ripasso dei team che hanno partecipato alla MIR qui a WeMake.

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reHub: una piattaforma on line ed un kit open source che permette di monitorare il movimento di dita e mani di atleti, pazienti in riabilitazione, studenti di strumenti musicali. Chi indossa il guanto reHub ha a disposizione dati digitali certi per il monitoraggio dei propri progressi: può eseguire gli esercizi in autonomia a distanza e rivedere le sessioni di allenamento.

Il prototipo del guanto reHub

Il prototipo del guanto reHub

Allergo Kì: in italia le malattie allergiche sono tra le patologie croniche più diffuse con prevalenza elevata tra i 18 e i 49 anni di età dei quali l’8% allergici agli alimenti. La diagnosi dell’allergia provoca grandi cambiamenti nello stile di vita dell’adulto. allergo Kì risponde ai bisogni di questa comunità di malati offrendo un servizio gratuito di consultazione e ricerca in una rete di ristoratori che utilizzando gli strumenti forniti, rendono il pasto anallergico un’esperienza sicura e piacevole all’interno del loro locale.

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Breathing Games: verso una comunità italiana per co-creare free hardware e giochi per promuovere la salute respiratoria. In Italia il 6% della popolazione è affetta da asma e il 3% da BPCO. Mentre le malattie respiratorie croniche rappresentano la terza causa di morte, gli investimenti nella prevenzione e nella cura rimangono scarsi. Breathing Games ha l’obiettivo di creare collettivamente giochi, hardware e sistemi di dati per la salute respiratoria, che possono essere utilizzati, riprodotti e migliorati liberamente da chiunque. Hanno prototipato un dispositivo che consente di misurare la propria capacità polmonare e di eseguire alcuni trattamenti respiratori tramite smartphone.

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Voice Instruments: un’interfaccia open source concepita per la lettura vocale di valori numerici e messaggi di servizio utili a soddisfare i bisogni di persone impossibilitate alla lettura o di persone operanti in contesti dove risulta scomodo usare la vista per leggere valori su un monitor. Il progetto è nato perché lavorando in un laboratorio di chimica Giulio Berretta, ideatore del progetto, ha sentito la necessità di realizzare un PH-metro parlante la cui tecnologia può essere replicata in altri contesti e permette ad altri di connettere altri device all’interfaccia vocale.

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