L’impatto del COVID-19 sulle comunità open source

posted on marzo 7th 2023 in Featured & WeMakeLink with 0 Comments

Nel corso della pandemia COVID-19 sono nati numerosi progetti open source per combattere la diffusione del virus e mitigare gli effetti della pandemia: dalla creazione di applicazioni open source di tracciamento dei contatti alla produzione in open hardware di maschere e dispositivi medici attraverso stampanti 3D e microcontrollori. A questi si aggiunge lo sviluppo di strumenti di comunicazione remota per i lavoratori e per gli studenti.  Si tratta di software e hardware sviluppati da hacker, maker e attivisti.

Le istituzioni, nell’emergenza hanno utilizzato e riconosciuto in tutto il mondo le nostre comunità. 

Consulta alcuni progetti raccolti dalla Commissione Europea, sviluppati durante il periodo pandemico.

Ma quale futuro ci attende? Come cambierà il modo di sviluppare? Quanto l’attitudine collaborativa ha cambiato i sistemi e il modo di costruirli?

Di certo ci sembra di capire che non si mette in dubbio la crescita dell’open source, che continua a essere alimentata dall’aumento della domanda di software libero e di alta qualità. L’open source è diventato uno standard nell’industria del software poiché molte aziende lo utilizzano come base per le proprie applicazioni, aumentando così la collaborazione tra le aziende e la comunità.

Consulta l’elenco delle imprese che maggiormente contribuisco nello sviluppo del software open source.

La comunità open source è stata in grado di rispondere prontamente alle esigenze della pandemia COVID-19, fornendo soluzioni rapidamente e a basso costo. Inoltre, il COVID-19 ha accelerato la transizione verso il lavoro remoto, che ha avuto un impatto positivo sulla comunità open source. E proprio la collaborazione da remoto ha evidenziato l’importanza della condivisione e della trasparenza, che sono i valori fondamentali dell’open source. La comunità ha dimostrato di essere in grado di affrontare sfide significative e ciò dimostra che l’open source continuerà ad essere una forza trainante nell’industria del software anche in futuro.

Vi proponiamo un’intervista nel podcast “For Tech’s sake”, una co-produzione della testata irlandese SiliconRepublic.com, sul futuro dell’open source dopo l’accelerazione pandemica. In questo podcast Colin Keogh, maker e ricercatore irlandese, introduce, forse provocatoriamente, il tema dell’incomunicabilità tra imprese e comunità open source come uno scoglio per il suo sviluppo futuro.

E voi? Come la pensate?

Credits: photo Pexels by Karolina Grabowska

WeMake