Hacking Health: i vincitori dell’hackathon

posted on novembre 17th 2016 in Opencare with 0 Comments

Chi ha vinto? Cos’è successo all’hackathon Hacking Health che si è tenuto da venerdì 11 a domenica 13 novembre a Milano?

WeMake in quanto partner ha già avuto modo di tenervi aggiornati sul processo di costruzione che ci ha portato alla realizzazione dell’hackathon: la preparazione di un terreno fertile sul quale ragazzi e ragazze hanno contribuito a fornire delle risposte alle challenges emerse durante i Tavoli Tematici.

Un’esperienza significativa che ha contribuito ad alimentare il senso del percorso che WeMake sta conducendo con la partnership di open care.

Ecco la cronaca delle giornate e i vincitori.

 

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Venerdì 11 novembre
La costituzione dei team. Nel tardo pomeriggio si è aperta la competizione con gli interventi dei partner e la presentazione delle prime idee in risposta alle challenges lanciate nel periodo precedente. E’ sulle prime idee progettuali che si non formati i gruppi: per interesse o per competenza. I promotori delle idee hanno così creato i team di lavoro. La costituzione dei gruppi è stata un’attività determinante ed ha segnato la conclusione della prima giornata di lavoro.

Sabato 12 novembre
La costruzione dell’idea progettuale. Dalla mattina i partecipanti hanno avuto la possibilità di co-progettare soluzioni. Hanno avuto a disposizione circa 40 ore: tutto il sabato (compresa la notte) e la mattina della domenica.   I team nella maggior parte dei casi hanno dovuto affrontare un processo di teambuilding, essendosi incontrati per la prima volta la sera precedente. Dopo una prima fase di brainstorming utile a scomporre e analizzare il problema, alcuni hanno cambiato il percorso progettuale inizialmente pensato.

Anche per i gruppi consolidati, tuttavia, è stato necessario l’indirizzamento dei mentor. La seconda giornata si è quindi rivelata fondamentale per l’assestamento dei gruppi, la stesura della mappa di ideazione e la suddivisione dei lavori. I mentor presenti hanno accompagnato i diversi gruppi facendo emergere tematiche e processi da presentare, per rendere efficace la comunicazione del proprio progetto.

Da questo momento in poi tutti i partecipanti hanno cominciato a delineare le soluzioni progettuali, suddividendo compiti e tenendo conto delle tempistiche molto ristrette. Per alcuni team la giornata di sabato non si è conclusa, avendo deciso di proseguire il lavoro anche durante la notte. La motivazione e la tenacia hanno inoltre spinto tutti gli altri partecipanti a ritrovarsi all’alba del mattino seguente.

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Domenica 13 novembre
Messa a punto e pitch. In queste ultime fasi di progettazione si è svolta una prova di pitch, durante la quale sono stati forniti feedback utili per effettuare gli ultimi aggiustamenti prima della presentazione finale del pomeriggio.

Alle 15.00 è stato dato lo stop ai lavori, e sono iniziati i pitch finali, davanti ad un nutrito pubblico e alla giuria, composta da:

  • Stefano Cribellati – Presidente Comitato Hacking Health Milano / Attoma Milano
  • Julia Delrieu – Marketing and Communications Manager HH Global
  • Alessandra Orlandi – Chief Innovation Officer Humanitas
  • Alvaro Valera Sosa – Architecture for Health Researcher at TU-Berlin
  • Paolo Locatelli – Scientific co-director of Digital Innovation in Healthcare Observatory / Polihub
  • Elisabetta Camussi – Associata di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia – Università di Milano Bicocca Presidente Rete dei Servizi di Orientamento, Commissione Orientamento di Ateneo
  • Marco Sacco – Senior Researcher ITIA-CNR
  • Cinzia Sassi – Social Innovator Consultant
  • Cristina Pugliese – Dirigente medico ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo
  • Costantino Bongiorno – Co-founder at WeMake.cc
  • Lorena Capoccia – Imprenditrice / Socio Italian Angels for Growth

I progetti, di cui potete trovare un breve riassunto sotto, hanno toccato tematiche differenti ed hanno raggiunto diversi livelli di prototipazione. In alcuni casi i team hanno presentato demo funzionanti, in altri mock-up dal contenuto statico, in altri ancora concept definiti. In ogni caso, il livello di attenzione e cura del dettaglio è stato ragguardevole.

Ecco qui tutti i progetti (che potete trovare sullo Sparkboard, descritti in modo più dettagliato), con i rispettivi premi vinti:

  • WATCH MEPremio Hacking Health (su votazione di tutti i partecipanti) | Premio PoliHub
    Dispositivo per la terapia riabilitativa dei bambini con disabilità psico-motoria, con il fine di coinvolgere i genitori nell’attività per mezzo di una tecnologia basata su raggi infrarossi e bluetooth.
  • I HEALTH YOUPremio Re-thinking Care (su votazione della giuria)
    Piattaforma per agevolare la gestione domiciliare del bambino/ragazzo affetto da cerebrolesione, con contenuti multimediali inerenti bisogni assistenziali, per portare maggiore autonomia e consapevolezza ai genitori.
  • MEDORAPremio Re-thinking Patients (su votazione della giuria)
    Device collegato ad un’applicazione per agevolare e tracciare l’assunzione corretta delle medicine da parte del paziente con demenza senile, pensato per l’ambiente domestico.
  • WIN4ASDPremio Re-thinking Systems (su votazione della giuria)
    Sistema per consentire ai pediatri di effettuare lo screening per diagnosticare l’autismo ai bambini verso i 18 mesi di età, e comunicare l’eventuale diagnosi ad uno specialista.
  • AD-HOCPremio Università Bicocca
    Piattaforma per il suggerimento di test ed analisi da effettuare a scopo preventivo, calcolati sulla base di indici, dati e fattori di rischio.
  • CHECK ME
    Applicazione per i pazienti che seguono un percorso di follow-up, con il fine di misurare e monitorare l’andamento della guarigione/riabilitazione in attesa dei controlli periodici.
  • SCUP
    Sistema di prenotazione di visita specializzata attraverso domande mirate con il fine di effettuare l’anamnesi del paziente e prenotare l’appuntamento nel reparto corretto.
  • SIRIO
    Applicazione per la navigazione step by step all’interno di ospedali attraverso mappe interattive e codici QR, in modo tale da garantire un completo accesso a tutti i pazienti, con un’attenzione particolare nei confronti degli stranieri e degli ipo e non vedenti.
  • MERCURIUS
    Sistema informatico pensato per i malati di cancro e lungo sopravviventi con lo scopo di fornire informazioni relative alla malattia, articoli correlati, cartella clinica e appuntamenti.
  • KIT
    Sistema che, attraverso la tecnologia dei ChatBot, permette al paziente ricoverato di ordinare con semplicità i beni di necessità del quale l’ospedale non dispone.

L’hackthon si riconferma uno strumento utile per mettere in circolo idee ed esperienze che favorisce esperienze di co-design, coinvolgendo un pubblico eterogeneo. Non un appuntamento per tecnofili o esperti. I risultati ottenuti non sarebbero stati raggiunti senza la partecipazione attiva e interessata di partecipanti provenienti dal campo della cura e della salute: medici, infermieri, ricercatori in ambito medico, caregiver ecc. Questo a conferma che nella lettura progettazione di soluzioni sono sempre indispensabili le persone direttamente coinvolte nelle tematiche di healthcare.

Complimenti ancora a tutti!

WeMake