La mia comunità è la mia scuola
Andare a scuola e prendere parte a un progetto che stimola a guardare il proprio quartiere con occhi diversi, scoprire cosa si intende per fabbricazione digitale, fare esperienza di codesign, lavorare con le proprie insegnanti in modo diverso, rapportarsi con altri formatori. Questa è stata l’azione La mia comunità è la mia scuola inserita all’interno del progetto La mia scuola è differente che WeMake ha portato in tre scuole di Milano (IC Agazzi, IC Locatelli Quasimodo, IC Pertini) con i partner di progetto: Cooperativa Diapason, Fondazione Aquilone, Associazione Amico Charlie, Fondazione Anna Maria Sala.
L’obiettivo del progetto triennale iniziato nell’anno scolastico 2019/2020 è stato quello di rafforzare il legame fra scuola e comunità e promuovere percorsi di cittadinanza attiva. WeMake ha partecipato sin dalla fase iniziale del progetto, ha organizzato le sessioni di codesign con i docenti degli istituti e i partner di progetto, realizzato la formazione sulle tecnologie e condotto i laboratori utilizzando un metodo basato sulla didattica per problemi e progetti (PBL).
Nelle sessioni di codesign sono stati definiti gli argomenti, le tempistiche e la progettazione degli interventi. È emerso che molti bambini/e non conoscono il proprio quartiere, la comunità, la città. I confini della conoscenza di ciascuno hanno offerto diversi spunti di ricerca, che è stata effettuata dai piccoli protagonisti raccogliendo testimonianze audio, video, disegnando, seguendo i loro percorsi su una mappa. Il passaggio successivo li ha portati a riflettere su come avrebbero poi comunicato questo patrimonio raccolto (una mappa virtuale, uno spettacolo, un’installazione…).
Orientarsi e imparare a leggere una cartina li ha portati non solo a conoscere fisicamente il territorio, ma è stato il punto di partenza per effettuare ricerche storiche e culturali in un ampio spazio temporale di trasformazione continua (passato-presente-futuro).
Per lo svolgimento del progetto sono stati necessari una connessione internet, laptop o tablet, dei cartoncini, dei colori, un plotter da taglio, dei microcontrollori per registrazione e riproduzione audio, dei microcontrollori per la riproduzione multimediale di effetti (MaKey MaKey) e altro materiale di consumo.
La formazione sulle tecnologie ha riguardato la grafica bidimensionale digitale e l’abilitazione all’utilizzo di un plotter da taglio. Il plotter da taglio o Vinyl Cutter è una delle macchine fondamentali in un Fablab. Secondo i canoni della Fab Foundation complementa perfettamente la tagliatrice laser per lavorare tutti i materiali leggeri e a base vinilica che non possono essere tagliati al laser. La formazione si è incentrata sulla Silhouette Cameo che rappresenta una vera miniera di possibilità creative (leggi la scheda della macchina!).
Di seguito alcuni estratti dei progetti realizzati nel presente anno scolastico da bambini e bambine delle classi terze e quarte della scuola primaria.
Il passato: la storia di Viale Suzzani
IC Pertini – plesso T. Mann
Un lavoro sulla storia di viale Suzzani nel pezzo che va dal semaforo precedente la scuola fino alla fine della via. Chi abita ora e chi abitava in passato? Com’è cambiata? Come riprodurre il cambiamento?
Dopo aver esplorato il territorio raccogliendo testimonianze e materiali bambini/e hanno iniziato le sessioni di codesign che li ha portati a ricostruire con carta e colori i risultati della ricerca. Si è aperta poi la fase realizzativa che prevedeva l’uso delle tecnologie portando i bambini/e a interrogarsi prima sul significato di interattività per poi introdurli all’utilizzo del microcontrollore Makey Makey con il software Audacity. Le registrazioni sono state mixate in seguito grazie al software SoundPLAN.
Installazione finale: sulle pareti di un corridoio sono stati poste due skyline su cui sono stati incollati i personaggi, tutto realizzato con il plotter da taglio e, nei punti prescelti, sono stati applicati i pulsanti per la riproduzione dei racconti sulla storia degli edifici.
Il quotidiano, il presente della piazza
IC Agazzi – plesso Gasparri
Chi vive la piazza, che rumore ha? Cosa succede nelle diverse ore? Come è percepita e cosa rappresenta per i bambini e le bambine? Una rilettura del presente di Piazza Gasparri oggetto di una recente riorganizzazione urbanistica. Una condivisione del presente fatta dai bambini e dalle bambine.
Esplorazione del territorio e racconto visivo principalmente grazie al collage e allo studio dei solidi che ha portato alla realizzazione dei prototipi usando il plotter da taglio. Anche in questo caso i bambini/e hanno riflettuto sul concetto di interattività e usato il microcontrollore Makey Makey con il software Audacity per l’elaborazione degli audio (voci di bambini/e che attraversano la piazza, rumore dell’acqua della fontana, suono delle campane della chiesa, canto degli uccellini, campanella della scuola).
Installazione finale: hanno composto un plastico tridimensionale della piazza, arricchito da circuiti per posizionare led e microregistratori per i suoni realizzati.
Il futuro dei giardini di Wanda Osiris
IC Quasimodo Locatelli – plesso Locatelli
Davanti alla scuola c’è un Parco intitolato a Wanda Osiris, noto nella comunità come Parco Peluffo. È attrezzato con giochi e campi da calcio e basket. A partire dalla conoscenza del luogo, dalla sua storia abbiamo chiesto ai bambini e alle bambine di immaginarsi come sarà il parco nel 2050, chi ci andrà, cosa ci sarà.
Hanno iniziato a immaginare il parco nel 2050 e poi hanno realizzato dei prototipi disegnando, usando il collage e il frottage, tecniche che li hanno introdotti alla progettazione digitale. Hanno poi lavorato su PC e LIM a partire dai prototipi precedentemente realizzati e usato 2 tavole RGB 50x70cm per trasformare i disegni in silhouette eliminando i dettagli. Per permettere ai bambini/e di elaborare e condividere i contenuti multimediali raccolti sono stati stimolati ad una riflessione intorno al concetto di interattività. Anche questa classe ha utilizzato il microcontrollore Makey Makey e il software audacity e ha disegnato digitalmente e tagliato il proprio progetto con il plotter da taglio.
Installazione finale: un’installazione di immagini appese nei corridoi e per le scale che, una volta sfiorati, riproducono poesie composte dai bambini e bambine.
Al progetto La mia comunità è la mia scuola hanno partecipato a vario titolo diversi componenti dello staff di WeMake: Cristina Martellosio, Chiara Amendola (leggi la sua storia!), Giacomo Li Greci, Sara Savian.
Guarda l’album Flickr di “La mia comunità è la mia scuola”.