Patto per il lavoro. Made in Milano
Patto per il lavoro. Made in Milano. La cura, l’attenzione, la cultura e la qualità dell’artigianato e della micro e piccola impresa ambrosiana è l’evento organizzato per la sottoscrizione del Patto da parte delle associazioni artigiane e delle piccole imprese industriali di Milano – ACAI/Casartigiani, CNA, APA-Confartigianato, A.P.I. e Unione artigiani.
Il 15 novembre 2022 in Sala Alessi del Comune di Milano si sono tenuti due panel, con esperti e le testimonianze di imprenditori: il primo dedicato alla riqualificazione professionale, con un’attenzione ai NEET e agli over 50 e all’utilizzo strategico delle risorse del PNRR; il secondo incentrato sul ruolo dei Fab Lab e delle reti dei maker milanesi dove Costantino Bongiorno di WeMake ha portato il suo contributo.
Il Patto per il Lavoro è una piano politico che ha l’obiettivo di riportare la città al livello delle maggiori metropoli europee per occupazione, qualità del lavoro, sviluppo economico, attrattività e crescita dei talenti ma anche tutela dei diritti, in particolare delle donne e dei giovani, e modalità di lavoro innovative.
Il Patto per il Lavoro è stato firmato il 29 aprile scorso a Palazzo Marino dal governo Draghi, Comune di Milano, Assolombarda, Camera di Commercio Milano Monza Brianza e Lodi, Confcommercio, Afol Metropolitana, Città Metropolitana di Milano, CGIL, CISL e UIL.
Il piano prevede alcune azioni concrete come la realizzazione di sportelli per il lavoro fisici e in digitale diffusi sul territorio e in luoghi non convenzionali, inseriti nel progetto della città policentrica in 15 minuti; la formazione permanente e continua e nella fase transizionale del lavoro; la creazione di opportunità di rilancio per i più fragili; il rafforzamento dell’orientamento scolastico sia verso il mondo delle università sia della formazione professionale tecnica superiore; la promozione della cultura della legalità e della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Tra le prime ad essere realizzata dal Comune di Milano ci sarà la premialità nei bandi di gara pubblici per le aziende con certificazione di pari opportunità.
Quattro linee strategiche del patto:
1. Milano, città della formazione: investire in educazione, istruzione, formazione per generare risposte di qualità all’esigenze delle imprese, per conciliare vita e lavoro, per superare le disuguaglianze in ingresso e in uscita e favorire l’inclusività: servizi infanzia, orientamento, formazione civica, valorizzazione della formazione tecnica, professionale e scientifica; ricomporre la filiera formativa e allinearla rispetto agli attuali fabbisogni del mercato del lavoro;
2. Milano, città delle opportunità: smart working, economia urbana, imprenditoria e micro-imprenditoria, attrattività dei talenti, del turismo, olimpiadi, start up innovative etc.; ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, migliorare livelli occupazionali e sviluppo economico;
3. Milano, città del buon lavoro: sostegno, promozione e diffusione di un lavoro rispettoso delle leggi e delle parti normative ed economiche dei CCNL firmati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, cultura della legalità e della sicurezza sul lavoro, protocolli Expo, osservatorio occupazionale;
4. Milano, città del rilancio: sostenere le persone che perdono il lavoro e non lasciarle sole nel momento di transizione; sostenere il ruolo attivo delle donne e i giovani, rendendo flessibili gli strumenti per la loro formazione e riqualificazione; attivare i milanesi per il contributo al bene comune; proporre forme di sostegno anche al mondo dell’economia carceraria.
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