A caccia di Innovazione Sociale Digitale alla Maker Faire di Roma
Per chi ancora non lo sapesse, le maker faire sono eventi organizzati in diverse città del mondo che celebrano la “cultura maker” e dove appassionati di tecnologia e di innovazione dal basso si incontrano per mostrare i propri progetti approfittando del palcoscenico che viene loro offerto.
La prima Maker Faire è stata organizzata nel 2006 nella Bay Area ed è subito diventata punto di riferimento per persone di tutte le età: innamorati della tecnologia, artigiani digitali, educatori, studenti e studentesse, artisti… che in quell’occasione hanno voluto condividere non solo le loro creazioni, ma anche mostrare ciò che avevano imparato facendole.
Dal 2013 l’edizione europea della Maker Faire viene organizzata a Roma, e raggiunge numeri importanti con oltre 110mila visitatori e circa 700 invenzioni presentate direttamente dai loro creatori provenienti da 65 paesi.
Durante l’edizione del 2016 abbiamo deciso di attraversare questo evento organizzando una presentazione distribuita di progetti inerenti l’Innovazione Sociale Digitale: molti maker mettono in pratica questa forma di innovazione usando strumenti digitali per promuovere cambiamenti sociali e inventando nuove soluzioni a problemi locali reali.
La selezione dei progetti è stato fatto a partire da un workshop finalizzato a creare dei “cacciatori di progetti DSI” all’interno dell’esposizione. Abbiamo fatto incontrare persone provenienti dai progetti europei CAPPSI con gli organizzatori dell’evento, i manager dei fablab, i ricercatori attivi all’interno della comunità maker e li abbiamo invitati ad analizzare con noi alcuni indicatori che definiscono l’impatto dei progetti di Innovazione Sociale Digitale (DSI) tenendo conto di valori come il loro livello di condivisione (openness), la comunità che vi sta dietro e la qualità del prodotto.
Durante quella giornata si sono prestati ad essere ambasciatori dell’Innovazione Sociale Digitale e hanno iniziato esplorare la fiera cercando fra i progetti esposti quelli che realmente rappresentavano l’approccio di un nuovo modo di fare legato alla DSI. L’obiettivo della caccia era semplice: esplorare la fiera, parlare con gli inventori, i makers, gli appassionati e assegnare loro un badge DSI ogni volta che veniva scoperto un progetto da segnalare.
Ecco la lista dei progetti selezionati:
Prusa Research 3D printers
Joseph Prousa ha sviluppato delle stampanti open source basate sul progetto RepRap rendendo il costo di questa tecnologia abbordabile per chi vuole fare ricerca e sviluppare progetti personali.
Paese: Repubblica Ceca
Topics: 3D Printing, Open Source
Open Source Nature
La Cool Co. sviluppa piattaforme di giardinaggio open source con l’obiettivo di migliorare il benessere di qualsiasi tipo di pianta ed essere un kit di strumenti per la conoscenza delle scienze e dell’elettronica.
Paese: Francia
Topics: Energy & Sustainability, Fabrication, Food & Agriculture, Internet of Things, Open Source, Science Biology
Koruza
Koruza è il primo sistema di comunicazione ottico wireless, open source, per gli ambienti urbani. Connette posizioni fino a 150 metri di distanza con una capacità 1 o 10 Gbps di collegamento.
Country: Slovenia
Topics: Open Source, Wireless Communication
TooWheels – Opensource wheelchair
Toowheels è una carrozzina per disabili completamente auto producibile con normali tecniche DIY o di digital fabrication.
Paese: Italia
Topics: Open Source, Wellness & Healthcare
UltraBike – independent cycling for the blind
Il kit UltraBike consente di praticare un ciclismo indipendente e sicuro alle persone cieche o ipovedenti.
Country: UK
Topics: Wellness & Healthcare
2Hire
2Hire offre un bundle, hardware e software, per controllare e gestire i veicoli da remoto.
Paese: Italia
Topics: Arduino, Energy & Sustainability, Internet of Things
Maker Economy Starter Kit
WASP propone il Maker Economy Starter Kit, un progetto esportabile che sostiene un nuovo modello di sviluppo interamente incentrato sull’autoproduzione.
Paese: Italia
Topics: 3D printing, low-cost sustainable architecture
The Diorama Project
Una serie di workshop open source per supportare l’insegnamento di STEAM nelle scuole primarie attraverso l’elettronica e la narrazione.
Paese: Belgio
Topics: Education, open source, kids and education, Young Makers
Altri progetti maker presenti all’esposizione:
– Meg – Micro Experimental Growing
– +Abiliteam
– BlindHelperBraille
– BOB Baby on Board
– CloudGarden
– Crusc8
– Doc Coop Servizi
– Eslov IOT Kit
– FORT360_FOR[tress]ESSANTA
– Gjnius
– Open Care
– Gruppo5
– Dallo pneumatico al filamento 3D
– SocialLendingItalia.it
– SoundSight
– Vichi Robot
– Enabling Equality
Hai un progetto di innovazione sociale digitale da segnalarci? Scrivici a dsi4eu (at) wemake.cc
La nostra esposizione distribuita è stata realizzata grazie agli ambasciatori DSI:
– Massimo Menichinelli, IAAC | Fab Lab Barcelona
– Sabina Barcucci, MUSE FabLab
– Mirco Piccin, FabLab Castelfranco Veneto
– Fiorenza Lipparini, Plusvalue
– Francesca Mereu, FabLab Cagliari
– Gijs Boerwinkel, Waag Society
– Agnese Addone, CoderDojoRoma
– Carmen Bruno, IDEActivity Center, Politecnico di Milano
– Marita Canina, IDEActivity Center, Politecnico di Milano
– Abi Oreibi, Lift
– Federico Ferretti, Joint Research Centre
– Antonella Passani, T6Ecosystems
– Anna Sienicka, TechSoup
– Christian Villum, Danish Design Centre
– Dario Marmo, LAMA development and Cooperation Agency
– Arnoud de Jong, TNO
– Devoldere Bart, TNO
– Frank Kresin Waag Society
– Peter Baeck, Nesta
– Matteo Loglio, Primo Toys
– Giovanni Profeta, SUPSI
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Leggi il DSI Toolkit per esplorare gli indicatori di innovazione sociale digitale e altre risorse utili.