I consigli di opencare: Tina la robottina

posted on settembre 23rd 2016 in Opencare with 0 Comments

Chi l’ha progettato:

Consorzio Kairos, in collaborazione con FabLab Torino e Fondazione CRT

Dove:

Italia

Quando:

2014

Breve descrizione:

Tina la robottina è un braccio elettromeccanico ed opensource, progettato come supporto per le persone affette da disabilità motoria.

Il braccio è piccolo e leggero, e può essere posizionato sul lato della carrozzina e controllato attraverso un joystick per permettere alla persona di compiere azioni come mangiare, afferrare gli oggetti, aprire porte.

Il progetto, infatti, è rivolto a quelle persone che non sono in grado di compiere dei movimenti quotidiani, come portare la forchetta dal piatto alla bocca, e per questo motivo necessitano di assistenza costante.

In Italia più di 3 milioni di persone affette da disabilità vivono ancora con la propria famiglia, ovvero il 5.5% di tutta la popolazione sopra i 6 anni di età (Istat – Istituto Nazionale di Statistica).

Tina la robottina è ancora in fase di sviluppo e necessita di ulteriori aggiustamenti. Attualmente funziona con un elettromagnete, ma i progettisti hanno intenzione di aggiungere delle pinze e determinare dei movimenti più complessi.

Le caratteristiche che rendono Tina la robottina un progetto “open”:

  • È possibile clonarlo e/o forkarlo?
    Sì, chiunque può clonarlo e forkarlo.
  • È possibile accedere ai file gratuitamente?
    Sì, i codici e i file sono disponibili gratuitamente a questo sito.
  • È più conveniente rispetto ai prodotti già presenti sul mercato?
    Il costo di produzione si aggira intorno ai 200€. Questo rende il prodotto altamente competitivo rispetto ad altri dispositivi presenti sul mercato; ad esempio il braccio robotico Kinova ha un prezzo di circa 30000€. Tina la robottina, tuttavia, necessita di uno sviluppo futuro poichè i movimenti che può effettuare sono ancora eccessivamente semplici.
  • È stata coinvolta una specifica comunità durante il processo di ideazione e progettazione? (il progetto offre una soluzione ai bisogni del progettista o a qualcun altro?)
    Questo progetto non offre una soluzione diretta al suo progettista, ma, può offrire una soluzione per chi ha problemi motori e di difficoltà del controllo degli arti superiori. Non è stata specificata una comunità in particolare.

Le caratteristiche che rendono Tina la robottina un progetto dedito alla “cura”:

  • È un progetto che risolve un problema medico/sociale/quotidiano per una comunità specifica?
    Il braccio robotico è stato progettato per e con Giulia, una ragazzina di 15 anni affetta da artrogriposi. Questa malattia l’ha portata a vivere su una sedia a rotelle elettrica. Giulia sogna di essere autonoma, e cenare insieme alle sue amiche senza necessitare di aiuto o assistenza. Per questo motivo ha chiesto a suo padre di aiutarla, e insieme hanno trovato la soluzione: Tina la robottina.

Link:

http://thenexttech.startupitalia.eu/4860-20151211-tina-robottina-hackability

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